SANTUARIO DEI SANTI MARTIRI PELLEGRINO E ALBERICO CRESCITELLI


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Feliciano Orlando

PERSONAGGI ALTAVILLESI

Feliciano Orlando
Orlando nasce ad Altavilla Irpina il 12 febbraio 1801 da Michele, avvocato, e Saveria Villani. Leggiamo tra i suoi scritti:" ..ancora giovinetto mi introdussi nella sala del Giudicato Regio. Andai in Napoli; colà mi accolsero successivamente gli studi illustri del Sign. Vincenzo de Monti, senatore del Regno e del Sign. Pietro Roberti".
Laureatosi all'università di Napoli, esercita la professione nel capoluogo partenopeo e poi presso la cancelleria del Tribunale di S. Maria Capua Vetere. E' in questi anni che aderisce idealmente ai moti rivoluzionari nel napoletano. Nel maggio del 1843, insieme ad Antonio Puchetti, avvocato, e l'ingegnere Francesco Palmieri parte dalla città campana. Lo scopo del viaggio è quello di far fortuna proponendo al Gran Visir della città di Costantinopli in Turchia, la realizzazione di una linea telegrafica su pali. I primi studi sul telegrafo sono del 1820 ma solo nel 1844, è possibile passare all'impiego pratico. Il primo telegramma è del 1844 ed è inviato da Washington a Baltimora. L'irpino in Turchia, non conosceva nessuno e quando la sua proposta non viene accettata è costretto a recarsi a Smirne per ottenere appoggi per la realizzazione del progetto. Nel periodo che è lontano dalla capitale ottomana, l'idea viene presa in considerazione e solo il dissidio con gli altri due soci, fa fallire definitivamente la trattativa. Ma Orlando non vuole far ritorno in patria, forse anche per motivi politici. A Smirne si occupa di dar lezioni di lingua italiana e incomincia ad avere contatti con i diplomatici. E' qui che assiste a delle riunioni dei fratelli Bandiera e soci; fa amicizia con altri emigrati politici quali Micciarelli e Panetti. Il 13 marzo 1857, dopo alterne disavventure, viene nominato console del Gran Ducato di Toscana che più tardi e precisamente nel 1860, sarà fuso nel Consolato Generale d'Italia. Di ritorno nella sua amata Altavilla, si stabilisce al Corso al numero civico 85. Onorato dalla comunità locale, dopo aver ricoperto la carica prima di consigliere e poi di sindaco del comune, muore il 6 maggio 1884.


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